“E poi, che succede quando si comprime un’energia viva e non le si consente di vivere? Come il magico vaso nelle mani sbagliate, cresce, cresce, cresce fino a esplodere versando a terra il suo magnifico contenuto. […] O forse, alla fine ci troviamo espulse da questo comodo angolino non perché così abbiamo voluto, non perché ci sentivamo pronte – nessuno è mai completamente pronto – ma perché qualcosa ci attende al limitare del bosco, ed è il nostro fato.
Scrisse G. Apollinaire: “Li portammo sull’orlo del baratro, e ordinammo loro di volare. Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza. Li spingemmo oltre il bordo. E volarono”.
Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi